Doratura a guazzo Doratura a guazzo

questa è la tecnica che probabilmente richiede la maggior abilità. Permette di ottenere le dorature più lucide e brillanti di notevole qualità estetica.

alla cornice opportunamente gessata e levigata vengono date varie mani di  bolo (un terra argillosa solitamente rossa, ocra o nera) sciolto in colla di coniglio. Il loro dosaggio ,che può cambiare per  fattori come stagione e umidità,  se non esatto può compromettere il buon esito della doratura. Una volta che l’ultima mano di bolo si è asciugata e levigata si può dorare. Per attaccare la foglia al bolo, quest’ultimo viene spennellato con acqua pulitissima (da qui il nome “a guazzo”). Così facendo la colla presente nel bolo si rianima e la foglia aderisce alla cornice. A questo punto la cornice dorata deve riposare il giusto  tempo per asciugarsi ma non del tutto. Infatti è quando è ancora umida che si può lucidare. Per mezzo di uno strumento chiamato pietra d’agata, la foglia viene  pressata sul bolo rendendola più lucida, luminosa, ma anche più durevole.